La Previdenza in Italia: Conoscenza, Confusione e Aspettative

La Previdenza in Italia: Conoscenza, Confusione e Aspettative

L’attuale panorama della consapevolezza previdenziale in Italia presenta sfide significative, come evidenziato da un recente studio condotto dal MEFOP (Società per lo Sviluppo del Mercato dei Fondi Pensione).

Gli italiani, escludendo i pensionati, sembrano manifestare una generale incertezza riguardo al funzionamento del sistema pensionistico pubblico. Solo il 47% degli intervistati ha dichiarato di conoscerlo in modo sufficiente, ma questa consapevolezza è ancora più bassa tra i non occupati, dove raggiunge il 61%, rispetto ai lavoratori occupati (48%). Questa percezione è in linea con le evidenze oggettive che indicano una mancanza di comprensione diffusa dei diversi aspetti del sistema previdenziale. In particolare, la modalità di calcolo dell’assegno pensionistico, che può essere contributiva, mista o retributiva, rimane un punto di confusione. Un sorprendente 30% dei lavoratori che saranno sottoposti al metodo contributivo ha dichiarato di non sapere quale sarà il metodo utilizzato, mentre solo il 19% ha indicato correttamente il metodo contributivo come quello applicato. 

La situazione si complica con le giovani generazioni: la confusione è infatti maggiore quando si tratta di spiegare ed incoraggiare le giovani generazioni ad aderire a forme pensionistiche di secondo e terzo pilastro. La fiducia nelle tutele del primo pilastro sta diminuendo, ma i lavoratori sono riluttanti a considerare i fondi pensione come strumenti principali per coprire il rischio di insufficiente reddito pensionistico. 

Le motivazioni più diffuse legate alla mancata adesione alla previdenza complementare tra i più giovani sono riconducibili al fatto che l’età pensionabile risulta essere ancora molto lontano oppure al fatto di non avere un contratto di lavoro stabile:  la maggior parte preferisce ancora l’incremento del risparmio individuale come soluzione. In questo contesto, l’adesione alla previdenza complementare o l’aumento dei contributi rappresentano solo una minoranza delle scelte.

La sfida di educare la popolazione sulla previdenza e le opportunità offerte dalle forme pensionistiche di secondo e terzo pilastro resta pertanto un compito cruciale per garantire la sicurezza finanziaria delle future generazioni in età pensionabile. Questo è uno degli obiettivi fondamentali che da sempre abbiamo messo al centro della nostra attenzione, il nostro scopo è quello di far chiarezza su tutti quelli che sono ancora i dubbi che gli italiani possono avere su questo aspetto.

Proprio per questo motivo, come consulenti consigliamo da sempre di aderire ad una forma pensionistica complementare, in quanto consente tramite versamenti a misura di ciascuno di andare ad integrare quello che domani sarà il trattamento pensionistico. La domanda che sorge spontanea soprattutto tra i più giovani è “perché pensarci già ora?” oppure in età più adulta “perchè pensarci se si è già in un’età prossima alla pensione?”. La risposta è semplice: le agevolazioni fiscali ad oggi previste, lo rendono uno dei migliori investimenti che possono trovarsi sul mercato; in questo modo si può contribuire ad integrare la propria pensione pubblica assicurandosi una tranquillità in più per il proprio futuro. 

Resta aggiornato per scoprire tutti i servizi e le informazioni che metteremo a tua disposizione, in modo da aiutarti e garantire un futuro sereno per te e la tua famiglia.